Se si dovesse scegliere una parola per descrivere il tuo bambino, qual è la prima parola che viene in mente? Alcuni di noi possono usare parole come: divertente, gentile, dolce, intelligente, giocoso, affettuoso o amabile. Talvolta, tuttavia, si può etichettare i nostri figli come: svogliato, disordinato, distratto, disubbidiente o altro… Che tipo di etichette non desideri che il tuo bambino possa avere o pensare di sè stesso quando sarà grande? Prima di etichettarlo con un’identità è utile pensare a tutti i punti forza del bambino. Prova a guardare le caratteristiche che hanno creato i tuoi tratti, cosi come i miei, cosi come per chiunque. Fermati un istante prima di giudicare quei tratti. E’ buono o cattivo? E’ giusto o sbagliato? E’ bene o male? E’ importante riconoscere il modo col quale una mamma rende il suo bambino unico e speciale.
Le parole sono potenti. Nessuna mamma vorrebbe intenzionalmente far soffrire i suoi figli, ma talvolta causa stress o altro accade di dire cose senza pensare all’ impatto emotivo che questo avrà sulla crescita dei propri bambini. I nostri figli vivranno con le etichette che i suoi genitori e gli insegnanti gli hanno posto. Quando saranno adulti si porteranno appresso le credenze sulla loro stessa identità talvolta difficili da cancellare. Pensate alcune delle convinzioni – positive o negative – che vi definiscono come potete vedere voi stessi oggi. Quando sono iniziate? Da dove provengono?
Un approccio negativo col proprio figlio sulla sua iperattività per esempio può essere quello di giudicare il suo comportamento come “cattivo”. Un approccio positivo sarebbe quello di usare invece canale è costruttivo, aiutarlo quindi ad utilizzare la sua energia in modo positivo e vedere la sua dinamicità come una tendenza costruttiva.
La prossima volta che qualcuno inizia ad utilizzare una parola per etichettare il tuo bambino, sulla sua identità, pensa all’impatto che questo avrà sul bambino. Si tratta di un marchio che autorizza il tuo bambino ad essere tutto ciò che egli o ella è stato creato per essere? Sicuramente no, ma lui si sente come gli altri lo vedono e lo giudicano e tende ad identificarsi con le aspettative degli adulti, purtroppo anche con le aspettative non desiderabili. Aiuta invece il tuo bambino a crescere forte e sicuro di se stesso, a sviluppare le sue inclinazioni naturali, i suoi talenti, le sue potenzialità.
Affidarsi ad un Coach è un sostegno per la mamma, è utile per avere quell’ aiuto necessario per crescere tuo figlio senza sensi di colpa, sano e forte ed in grado di affrontare la sua vita. Senza che tuo figlio possa subire quegli errori che in passato sono stati fatti frequentemente, lo vediamo nella nostra odierna società. Tu sei sicuramente una brava mamma probabilmente molto attenta, ed è proprio per questo che ti rivolgi al supporto di un coach per le mamme.
In USA la figura del “coach per le mamme” viene chiamata “mom coach” ed è molto diffusa. Il/la mom coach mediante il suo supporto assiste le mamme, i padri e gli insegnanti scolastici per una crescita positiva dei bambini.